09 Maggio 2023
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Banche USA ancora in difficoltà: crolla PacWest

Nella settimana caratterizzata dall’ennesimo rialzo dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, sono emerse ulteriori sofferenze all’interno del sistema bancario americano. Nella giornata di mercoledì 3 maggio, infatti, il presidente della Fed non ha fatto in tempo a rassicurare gli investitori sulla solidità del settore bancario, che un altro istituto ha visto crollare le proprie quotazioni in borsa, rischiando di scatenare una nuova potenziale crisi. La banca in questione è PacWest, istituto bancario regionale di Los Angeles, che negli ultimi mesi è tenuto sotto attenta osservazione dagli investitori: dopo aver perso da inizio marzo circa l’80% del proprio valore, è tornata nuovamente a scendere al termine delle negoziazioni di mercoledì perdendo un ulteriore 50%.

La notizia che ha scatenato il nuovo sell-off sul titolo è stata l’annuncio che PacWest sta lavorando per “opzioni strategiche”, tra cui la ricerca di un compratore per una possibile vendita, anche se non è ancora stato avviato nessun processo formale.

Nelle scorse settimane l’Istituto aveva cercato di rassicurare clienti ed investitori comu-nicando che, dopo i forti prelievi di marzo che avevano messo a dura prova la solidità della banca, i depositi si erano stabilizzati; tuttavia, dato che anche First Republic Bank aveva cercato un compratore prima di cadere definitivamente, il mercato non ha accolto bene l’annuncio di PacWest. First Republic Bank ha inoltre creato un precedente, visto come è avvenuto il suo salvataggio, che preoccupa alcuni esperti: JP Morgan ha infatti acquistato la banca mediante un’asta organizzata dalla Fdic, ottenendo alcuni vantaggi tra cui un finanziamento da parte della Fdic stessa. Gli investitori quindi si domandano chi potrebbe esporsi nell’acquisto di PacWest se, seguendo il precedente di JP Morgan, sarebbe sufficiente aspettare il crollo definitivo dell’istituto per poi acquisirlo ottenendo inoltre garanzie e finanziamenti.

Il forte rialzo dei tassi portato avanti negli ultimi mesi dalle banche centrali sta facendo emergere sempre più fragilità nel settore bancario americano, prevalente-mente negli istituti regionali con dimensioni medio-piccole. I fallimenti visti negli USA da inizio anno hanno infatti coinvolto questo tipo di istituti presentando evidenti problemi di concentrazione dei rischi: Silicon Valley Bank era molto esposta al settore delle start-up, mentre First Republic Bank aveva il 65% dei crediti rivolti al settore immobiliare, come mutui residenziali, con un tasso medio del 2,89%, decisamente inferiore ai tassi attuali e che aveva esposto la banca a 19 miliardi di dollari di perdite potenziali.

Si tratta di problemi ampiamente diffusi tra le banche regionali che fanno ipotizzare la possibilità di nuovi casi di dissesto nei prossimi mesi.