Ultimi giorni per approfittare dell’affrancamento fiscale 2023. La possibilità di utilizzare questa agevolazione, introdotta con la legge di bilancio 2023 (L. 29/12/22, n.197), scadrà infatti il 30 giugno. L’affrancamento fiscale consiste nel versare un’imposta sostitutiva agevolata del 14% sulle plusvalenze in essere al 31/12/22: in questo modo quello al 31/12/22 diverrà il nuovo prezzo di carico fiscalmente rilevante dell’investimento.
Di norma, le plusvalenze finanziarie vengono tassate al 26%. Fanno eccezione i titoli di Stato dei Paesi cd. white list che vengono tassati invece al 12,50%, sia se detenuti direttamente, sia se presenti all’interno di fondi. L’opzione introdotta dalla legge di bilancio riguarda le quote di OICR, quali fondi, SICAV ed ETF (rimangono esclusi ETC ed ETN) e le polizze di ramo I e V.
L’affrancamento di fondi e polizze può essere un ottimo strumento per risparmiare imposte sui redditi finanziari, ma è necessario uno studio accurato su quali siano le condizioni per usufruirne utilmente. Inoltre, è importante tenere in considerazione che si sta lavorando ad una nuova riforma fiscale che potrebbe prevedere la compensazione di tutti i redditi finanziari, senza più distinzioni tra redditi di capitale e redditi diversi. Nella prospettiva in cui tale riforma entri in vigore potrebbe non risultare conveniente affrancare le plusvalenze sui fondi al 31/12/22 in quanto queste potrebbero divenire compensabili con eventuali minusvalenze presenti nel proprio cassetto fiscale.